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Collezioni
speciali: Il suono e la parola.
Testi
musicati da Alessandro Stradella
a cura di Carolyn Gianturco
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I testi del
corpus che costituisce questa collezione speciale sono opere di
pregevole fattura di noti poeti seicenteschi quali Flavio Orsini,
Sebastiano Baldini, Pompeo Figari e anonimi non meno dotati. I
testi, a volte organizzati in atti o parti e scene, sono realizzati
in versi sciolti (endecasillabi e settenari, con rari quinari)
o in forme poetiche chiuse di metro vario.
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Normalmente, il
musicista si basa sui versi sciolti per comporre recitativi e
sulle forme poetiche chiuse per comporre forme musicali chiuse,
per esempio arie, duetti e terzetti. Spesso però trascura
le indicazioni del poeta o individua sezioni di versi adatte a
essere musicate in modo diverso dal previsto. Lo scarto fra il
testo poetico e la realizzazione musicale del compositore è
interessante per il musicologo, ma anche per lo studioso di letteratura.
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La presentazione grafica tiene conto
di convenzioni quali: il rientro della forma chiusa rispetto ai
versi sciolti; il rigo bianco di separazione fra le due tipologie
testuali e/o fra scene o sezioni di testo che suggeriscono una
differenziazione; il corretto incolonnamento delle parole nei
versi spezzati; il rientro grafico del capoverso, ove necessario.
Il nome del personaggio viene posto un rigo più in basso
rispetto al testo pronunciato.
Sono stati evidenziati i nomi propri e quelli geografici. Alcuni
testi poetici sono stati inoltre marcati per categorie metriche
utilizzando i criteri dell’Archivio Metrico
Italiano (AMI) dell’Università di Padova.
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